Indici di Altezza (Xv) e Indice di Formato (Xf)

Breve spiegazione degli aspetti di forma e analisi genetica

Indici di Altezza (Xv) e Indice di Formato (Xf)

 

Un metodo di cruciale importanza nel determinare la tipologia funzionale del cane sono i rapporti di forma, ossia calcoli di proporzione che ci forniscono sotto forma di numeri e valori, degli aspetti esteriori del cane facilmente apprezzabili anche ad occhio nudo quando valutiamo variabili importanti.
Nella pratica è intuibile con immediatezza la differenza di forma corporea tra un bassotto e un boxer, il primo un rettangolo con base molto lunga, il secondo praticamente un quadrato. Ma nel momento in cui si valutano differenze tra cani della stessa razza ed entrano in gioco valutazioni al fine di selezione ecco che trasformare l’aspetto di forma in valore numerico è il metodo per valutare differenze che solo un occhio molto esperto, vedendo il cane dal vivo, potrebbe cogliere. In altre parole, sono un bel vantaggio.
Come in quasi tutte le razze, anche nel Cane Lupo Cecoslovacco esistono dei rapporti di forma definiti con precisione. Lo standard di razza definisce come proporzione importante, il rapporto tra lunghezza del corpo e altezza al garrese nei valori di 10 : 9. Il corpo deve essere leggermente più lungo dell’altezza, quindi l’aspetto visibile deve essere un rettangolo, con una differenza tra altezza e base nettamente percepibile ma non troppo accentuata.
Perché è importante questa forma? Non è un mero vezzo estetico, ma la forma corporea di un cane, come di qualsiasi altro animale è determinata dalla morfologia della sua costruzione fisica, che determina la funzionalità del movimento. Il tipo di movimento (legato quindi alla forma) determina la tipologia funzionale del cane. Il CLC deve rispecchiare quanto più possibile il progenitore Lupo, quindi detto in termini cinognostici il CLC deve rispecchiare il modello selvaggio che prevede una costruzione adatta ad un animale fondista, dal trotto efficiente e resistente, capace di coprire quotidianamente grandi distanze.
Deviazioni più o meno importanti in questo aspetto di forma può portare a difetti più o meno importanti nell’esecuzione del movimento tipico del trottare fondista.
Entrare nel dettaglio sarebbe troppo diversivo ma giusto per esempio pratico, forme troppo simili al quadrato possono indurre all’andatura dell’ambio quando le zampe sono molto lunghe (Giraffe, cammelli e Crisocioni sono animali ambiatori), in altri casi a deviazioni laterali del movimento (Crabbing).
Importante è quindi non solo la forma complessiva, ma come essa viene determinata tra base e altezza, e per quest’ultima la lunghezza dell’arto anteriore. Ecco che entrano in gioco due valori, che sono sempre dei rapporti, che hanno precisamente la funzione di valutare questi parametri. Questi due valori sono comunemente indicati con la codifica in uso nelle selezioni morfologiche di Repubblica Ceca e Slovacca:

Xf – Indice di Formato: dato dal rapporto tra lunghezza del corpo (punta dello sterno percepibile nel petto – punta dell’ischio percepibile sulla natica) e l’altezza al garrese. Si ottiene semplicemente dividendo la lunghezza per l’altezza e si moltiplica x 100 per convenzione. Si ottengono dei valori compresi tra 100 e 118, dove 100 rappresenta un quadrato e 118 un rettangolo facilmente percepibile. Il valore o coefficiente che rappresenta la forma richiesta dallo standard è 110, ossia la lunghezza del corpo deve essere il 110% dell’altezza al garrese. Media rilevata è 108,2 per i maschi e 109,8 per le femmine.

Xv – Indice di Altezza: dato dal rapporto tra distanza perpendicolare dal gomito (oleocrano) e terra e l’altezza al garrese. La distanza perpendicolare non è precisamente la lunghezza della zampa, quindi è determinata non solo dalla lunghezza dei segmenti ossei, ma dalle angolazioni articolari e posture. Rapportata all’altezza ci fornisce la misura di quanto un cane è slanciato sulle zampe anteriori. Si divide la distanza per l’altezza al garrese e si moltiplica x 100 ottenendo dei valori compresi tra 52 e 58 dove 52 rappresenta un CLC poco slanciato e 58 un CLC molto slanciato. Il valore ideale che si sposa con il giusto aspetto di forma e che dovrebbe determinare un trotto tipico e ideale è 55, quindi dove la distanza dal gomito a terra è il 55% dell’altezza al garrese. Media rilevata è 54,1 per i maschi e 54,6 per le femmine.

Nella sezione Dati>Indici delle schede del database potete trovare questi valori laddove sono state fatte le misurazioni. Il valore ottenuto indica l’aspetto esteriore della forma, ossia il fenotipo dell’animale. In ambito di selezione e accoppiamenti sappiamo bene la corrispondenza con il genotipo può essere spesso poca e quindi la risposta agli accoppiamenti può non essere soddisfacente. Oltre tutto gli aspetti in questione sono due, entrambi correlati ad una stessa misura (altezza al garrese), caratteristica questa rende molto complicato modificarli in maniera indipendente. Detto in parole comprensibili, accoppiando cani con le stesse forme è facile mantenere il risultato, ma nel momento in cui si deve correggere un difetto di forma o si accoppiano cani con forme diverse diventa difficile indirizzare la modifica della forma con cognizione di causa.
Nell’ambito del WGI Project è stata affrontata questa problematica nell’analisi dei dati dei coefficienti Xv e Xf al fine di ottenere degli EBV (Estimated Breeding Value) per questi due aspetti morfologici, di cruciale importanza nella selezione del Cane Lupo Cecoslovacco. L’analisi con software specifici per la Genetica Quantitativa, attuate dal responsabile scientifico del WGI Project, il Prof. Paolo Carnier, ha evidenziato come previsto che la forte correlazione tra Xv e Xf a causa dell’altezza al garrese (valore in comune ai due calcoli) è un grosso limite alla selezione per aspetti di forma utilizzando i coefficienti classici, ossia i fenotipi.
L’analisi  ha permesso di individuare la porzione variabile di distanza gomito terra e lunghezza del corpo che sono indipendenti dall’altezza al garrese ma che sono controllati da fattori genetici (non ambientali) e quindi di individuare le varianze individuali tra i due aspetti, che scollegate dall’altezza al garrese, permettono di agire in modo consapevole sugli aspetti di forma in ambito di selezione.
Questo tipo di analisi genetico-morfologica, prima nel suo genere nel panorama dello studio della genetica del cane, con un primo campione di dati ci ha dato come risultato che la varianza individuale e  indipendente sulla distanza gomito terra può raggiungere i +/- 2cm, mentre sulla lunghezza del corpo i +/-4 cm rispetto ai valori direttamente conseguenti all’altezza al garrese.
Siamo ora in attesa di ampliare il campione di dati, sebbene già soddisfacentemente oltre la soglia critica di affidabilità, per presentare il lavoro alle riviste scientifiche, nel frattempo le prime elaborazioni di EBV per questi aspetti di forma sono cominciate.

 

 

Articolo inserito il 12/04/2018