Quando si parla di carattere del cane spesso sentiamo la parola Tempra, ma cosa significa? Nel lessico quotidiano il termine tempra si riferisce ai trattamenti usati sui metalli per aumentarne la naturale durezza; l’effetto di questi trattamenti si misura sottoponendo a sollecitazione di diversi stimoli (fisici e chimici) il metallo temprato. Nello gergo cinofilo il concetto di Tempra esprime la capacità di resistere a stimoli esterni negativi e, di conseguenza, l’eventuale permanenza di effetti (ricordi) negativi della sollecitazione influenti poi sul carattere del cane. Si è osservato che esistono, a volte scisse tra loro, una Tempra Fisica e una Tempra Psichica; in termini semplicistici e generici possiamo dire che la Tempra rappresenta un po’ la forza, la solidità di carattere.
La Tempra è considerata una dote caratteriale, quindi una caratteristica che un soggetto eredita principalmente dal patrimonio genetico dei genitori. L’influenza ambientale sappiamo bene che può giocare un ruolo importante, a volte determinante, nel fenotipo carattere di un soggetto, ma in questo caso l’effetto delle esperienze gioca un ruolo marginale e trascurabile. Un cucciolo di bassa tempra messo nelle condizioni più favorevoli possibili non diventerà mai un cane di media o alta tempra, per quanto potrà sembrare un cane di buona solidità, prima o poi si troverà di fronte ad una sollecitazione che ne metterà a nudo il livello di Tempra reale.
Il livello di Tempra, in relazione alle altre doti, è legato alla tipicità del carattere di una determinata razza. A seconda del compito utilitaristico, il carattere delle razze è stato e viene forgiato secondo i livelli di tempra atti allo scopo. I cani usati per la pet teraphy devono avere una tempra alta (unita ad altre caratteristiche) in quanto devono rimanere calmi anche quando gli si tira un orecchio, per fare un esempio banale. Per un cane che deve apprendere compiti difficili, obbedire prontamente anche durante momenti di grande eccitamento, devono avere una buona tempra, ma un livello eccessivo può risultare controproducente in certi aspetti. Allo stesso tempo eccessi o carenze di tempra possono rappresentare dei punti deboli nell’indirizzo di utilizzo delle razze moderne. Basti pensare alle razze come Jack Russel Terrier o Jag Terrier, piccoli cani di utilizzo venatorio ora in auge come cani da cani da compagnia in cui la tempra a volte è decisamente troppa; oppure ai Rottweiler che qualche volta hanno come pecca un livello di tempra inadeguato al loro utilizzo e al loro temperamento, tanto che ci sono fasi del loro ZTP atte a verificare queste carenze. Un cane da compagnia invece deve avere una tempra morbida unità ad un alto livello di docilità.
E il Cane Lupo Cecoslovacco? Contrariamente alla tenacia che possono dimostrare, in termini generali e reali il CLC è un cane di Tempra medio- bassa, mentre per il tipo di cane previsto dallo standard dovrebbe essere una cane di media tempra; possono esistere alcuni soggetti, pochi, di tempra anche molto dura ma non sono certo la norma, anzi. Più precisamente il livello di tempra medio-bassa è riferito alla Tempra Psichica, mentre la Tempra Fisica solitamente è buona, in alcuni casi anche alta.
A questo punto credo che un esempio per far comprendere la differenza tra Tempra Psichica e Fisica sia necessario; in una sessione di obbedienza un cane che va in difficoltà perché gli calpestiamo inavvertitamente un piede denota una carenza di tempra fisica, uno che va in difficoltà e da segni di chiusura (che possono essere anche minimi) per un comando troppo perentorio denota una carenza di tempra psichica. Il basso livello di Tempra psichica lo si può vedere espresso nella generica sensibilità del CLC, la sua predisposizione a sedimentare esperienze negative, a sviluppare, in concomitanza con altri fattori, comportamenti neofobici, ansie, reazioni di aggressività per autodifesa troppo facili. E’ normale che un cane con un comportamento investigativo molto sviluppato e radicato come memoria di razza non debba avere una Tempra dura da essere insensibile come un terrier, come anche un cane lupoide con una certa diffidenza (non si intende qui la paura o la timidezza) deve avere una tempra tale (che non vuol dire bassa, ma non eccessivamente dura) che gli consenta di ricordare e apprendere dalle esperienze.
Personalmente ritengo, ma la mia opinione non è certo nuova ma comune alla stragrande maggioranza degli addestratori, che la più importante fonte di problemi caratteriali (a livello di doti innate, tralasciando quindi tutti i problemi legati alla gestione) del CLC è la tempra troppo bassa. La questione più grande è che in ambito di allevamento spesso e volentieri non si hanno le capacità di valutare la Tempra di un soggetto al di là del fenotipo carattere che ci compare davanti, ma peggio ancora che non ci si pone neanche il problema; il giusto livello di Tempra, è in ogni razza il cardine della selezione caratteriale.
Valutare la Tempra di un soggetto, di un CLC non è cosa semplice. La cosa più fuorviante è che ci possono essere delle relazioni tra stimoli avversi e stimoli attrattivi che in precise situazioni possono ingannare e mascherare il carattere. Stimoli verso il cibo, alte pulsioni predatorie possono rendere un cane quello che non è in un particolare contesto o momento, e questa è una cosa che impara presto chi si cimenta nell’addestramento di un certo livello con il CLC.
La stessa capacità di affrontare uno stimolo avverso in un luogo conosciuto nel CLC può essere fuorviante: un soggetto di bassa tempra può sopportare ad esempio rumori forti nel suo luogo abituale perché assuefatto e perché la corretta gestione lo fa sentire protetto e tranquillo. Lo stesso soggetto messo in un luogo sconosciuto con rumori simili molto probabilmente entrerà in uno stato di disagio forse anche in panico.
A prescindere dallo stimolo avverso, il cambio di contesto abituale è fondamentale per la valutazione. Un cane nel proprio ambiente difficilmente lo vedremo sottoposto a sollecitazioni tali da metterne a nudo la Tempra. Spesso anche l’esposizione di Bellezza può essere una contestualizzazione fuorviante: un cane con bassa tempra, a forza di andare in quel contesto può raggiungere un certo livello di assuefazione che gli consentono di comportarsi decentemente in un contesto che può essere considerato uno stimolo avverso per rumore, confusione, manipolazione in una razza come la nostra.
Il CLC di giusta tempra, solido, è quel soggetto che riesce a mantenere sotto stimolo avverso e in contesto non conosciuto, uno stato d’animo che si avvicina a quello che avrebbe in un contesto familiare o conosciuto; è un soggetto che dimostra di essere saldo di nervi nei rapporti con le persone ma anche e soprattutto nelle relazioni sociali intraspecifiche (ovviamente mi riferisco a cani liberi, relazioni al guinzaglio spesso poco indicative). Buona tempra la si può vedere anche nel soggetto che in una relazione viene sottomesso, appunto grazie a quanto riesce a mantenere i nervi saldi. Un CLC di buona-alta tempra difficilmente mostra aggressività per autodifesa, sia con le persone che con gli altri cani. Un cane potrebbe avere reazioni iniziali insicure rispetto ad uno stimolo nuovo e/o negativo, ma nel giro di pochi minuti dovrebbe essere in grado di dimostrare la sua solidità di base, se la possiede, attenuando lo stato d’animo di disagio.
Sicuramente esistono anche elementi fuorvianti in senso opposto, come nel caso di CLC che vivono in branco. Le ultime ruote del carro, estratte dai loro contesti sociali intraspecifici, tendono a mostrare in situazioni generiche comportamenti da cane poco solido, di bassa tempra. Ma più di qualche volta questo è dovuto che al fatto che in una dinamica di branco la gestione delle problematiche è compito che non gli compete. Un soggetto con queste caratteristiche, però può essere messo a nudo con delle situazioni ad hoc, e se la Tempra c’è, viene fuori anche se in evento contestualizzato.
Nel CLC, ma nel cane lupoide in generale , alla salita della Tempra è ancorata la discesa della docilità, intesa come inclinazione a collaborare e obbedire all’uomo. Cani di Tempra dura sono soggetti molto forti, di grande personalità, che non sono sempre facili da convincere a fare quello che gli chiediamo. Da ciò ne consegue che sono cani che nell’educazione e gestione di base sono generalmente più testardi e difficili, ma una volta inquadrati molto affidabili. I CLC granitici non sono cani totalmente adatti per l’acquirente medio attuale che si avvicina alla razza. Ciò nonostante livelli di bassa Tempra non sono auspicabili in nessuna razza che vive in contesto sociale; pertanto cercare di riportare i CLC a un livello di buona Tempra è l’unica direzione che può avere un senso compiuto. Questo si può attuare cominciando a provare a fare un po’ di selezione caratteriale; spesso si indica come lavoro di selezione caratteriale la scelta di soggetti con “buon carattere”, definizione che riferisce al comportamento del soggetto ben contestualizzato nella sfera della sua sicurezza, senza prove di selezione o di lavoro, o riflessioni circa le reazioni in presenza di sollecitazione (scopo dei test e prove di lavoro) che sono le più indicative. Un cane così valutato può essere tutto o niente. Il comportamento contestualizzato del cane è a tutti gli effetti un fenotipo ampiamente influenzato dall’ambiente e quindi difficilmente indicatore di cosa andiamo a trasmettere in riproduzione. La Tempra è invece una dote minimamente modificabile, quindi imparare anche in parte a valutarla e selezionarla negli accoppiamenti è un modo tangibile di operare nella selezione del carattere.
Alessio Camatta
Addestratore ENCI sez. 1 Cani da Utilità, Compagnia, Agility e Sport
Articolo inserito il 21/09/2014